Einaudi, una scuola che guarda al futuro

Il Cittadino del 2 dicembre 2014

La lotta alla dispersione scolastica passa dall’Istituto Einaudi guidato dal nuovo dirigente Luigi Garioni. La scuola di via Spezzaferri - che conta 665 studenti, 20 dei quali non italofoni, 22 disabili e 53, cioè l’8 per cento (a fronte di una media nazionale del 4) con disturbi dell’apprendimento, diventerà scuola polo per un progetto provinciale destinato a motivare gli studenti che hanno abbandonato la vita tra i banchi.

Nel Lodigiano la dispersione si attesta sulla media regionale che è del 23 per cento, mentre il protocollo di Lisbona si pone come obiettivo di non oltrepassare la media del 10. Un progetto ambizioso questo che la dice lunga sull’importanza data alla scuola come maestra di vita. «L’Einaudi - spiega il dirigente - è una scuola di frontiera. Sono stato accolto bene. Sono arrivato a settembre. Avevo fatto il concorso, ma non avevo molti punti in graduatoria perché avevo sbagliato a inviare i crediti, così avevo solo il punteggio dell’esame. Non pensavo di ottenere il posto. Invece un venerdì ho ricevuto la comunicazione che il lunedì successivo sarei diventato preside dell’Einaudi e che dovevo lasciare il Tosi di Codogno, dove ero collaboratore del dirigente. Qua per anni la dirigente Virginia Vitale è stata l’anima della scuola».

Laureato in scienze agrarie Garioni si è inserito bene: «Abbiamo un’ottima collaboratrice - spiega -. Si tratta del direttore dei servizi amministrativi Maria Luisa Dellera. Appena arrivato abbiamo dovuto risolvere subito due grossi problemi. Il primo quello dell’assenza del laboratorio di cucina. Insieme alla Provincia abbiamo realizzato una convenzione con il Parco tecnologico padano per usare la cucina di cascina Codazza che era inutilizzata. Anche l’Engardo Merli ha stilato lo stesso accordo. Il rammarico è di non aver potuto ampliare l’indirizzo di enogastronomia che si affianca all’accoglienza alberghiera: forse per ragioni di doppioni non ci è stato concesso. Il secondo problema che ci siamo trovati a risolvere è stato quello della palestra. Per quanto riguarda la sede staccata della Cazzulani, abbiamo siglato una convenzione con il Tennis club delle Fanfani. Per la Spezzaferri, invece, ci siamo accordati con la preside Rosy Prudente per utilizzare la struttura adiacente delle medie. L’insegnante Alessandra Sanna si è subito attivata per mettere in piedi la squadra di rugby».

A riscuotere iscritti sono anche gli indirizzi dei servizi socio - sanitari e quello economico. L’Einaudi, testimoniando la sua volontà di guardare oltre, ha messo in piedi anche il piano di autovalutazione e sviluppo (Vales) per verificare le criticità esistenti e prevedere un miglioramento.